Le Raccomandazioni di Maria Teresa

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    Vi ricordate le istruzioni che Maria Teresa dette a Maria Antonietta prima di separarsi per sempre?

    Istruzioni

    Ebbene, noi le abbiamo: quelle originali ed integrali.
    Proprio quelle che vedete avvolte nelle mani della piccola Antonia.

    Ve le proponiamo qui di seguito.

    Si può affermare che mai come questa volta storia e fantasia si uniscono perfettamente :blush:

    Grazie a Madame che le ha copiate a mano :bow:

    ____________________________________________________________

    21 aprile 1770

    Regolamento da leggere tutti i mesi.
    Oggi, 21 aprile giorno della partenza - Al vostro risveglio, alzandovi, prima di occuparsi di qualsiasi altra cosa o di parlare con altra persona, reciterete in ginocchio le preghiere del mattino e farete una breve lettura spirituale, foss'anche di un solo mezzo quarto d'ora.
    Tutto nelle nostre giornate dipende dal loro buon inizio e dalle intenzioni che vi si pongono, che rendono anche azioni di poco conto buone e meritorie.
    Su questo punto vi applicherete con estrema precisione; l'esecuzione di siffatta incombenza dipende interamente da voi, ricordandovi che da essa può risultare la vostra felicità spirituale e temporale.
    Lo stesso farete riguardo alle preghiere della sera e al vostro esame di coscienza; ma ve lo ripeto nuovamente, quelle del mattino, accompagnate dalla breve lettura spirituale, sono le più importanti. Mi annoterete sempre il libro di cui vi servite.
    Durante la giornata cercherete di stare in raccoglimento più spesso che potete, soprattutto durante la Santa Messa. Spero che vi assistere te virtuosamente ogni giorno, ed anche due volte al giorno le domeniche e i giorni di festa, se così è d'uso presso la vostra Corte.
    Poiché, se per un verso auspico che vi immergiate nella preghiera e in buone letture, d’altro canto non vorrei pensaste di introdurre o di fare alcunché di diverso da quanto è usanza compiere in Francia; non è bene pretendere cose particolari, né menzionare ciò che è in uso da noi, chiedendo che venga imitato; al contrario è bene assecondare in tutto e per tutto ciò che la Corte è consueta fare.
    Se vi è possibile, il pomeriggio recatevi ai Vespri e alla Benedizione, soprattutto la domenica. Ignoro se in Francia vi sia l'uso di suonare l'Angelus; se non in pubblico, raccoglietevi in ogni caso quantomeno nel vostro cuore.
    Lo stesso farete la sera o passando davanti ad una chiesa o a un tabernacolo, senza tuttavia manifestare i vostri sentimenti con atti esteriori differenti da quelli in uso presso di voi.
    Non per questo il vostro cuore si asterrà dal concentrarsi e dal recitare qualche preghiera, la presenza di Dio in questo senso è un tramite certo in qualsivoglia occasione; il vostro ineguagliabile padre possedeva tale qualità in maniera mirabile.
    Entrando in una chiesa, dimostrate innanzitutto il più profondo rispetto non lasciandovi prendere dalla curiosità, che è fonte di distrazione. Avrete gli occhi di tutti sempre puntati su di voi; cercate pertanto di non dare mai scandalo.
    In Francia, in chiesa è consuetudine comportarsi sempre in modo assai edificante, essendo sempre esposti al pubblico; non vi sono, come qui, comodi inginocchiatoi che inducano a rilassatezza di comportamento e al conversare, poiché in quel paese ciò sarebbe oggetto di scandalo.
    Cercate di stare il più possibile inginocchiata , sarà il contegno più conveniente per dare il buon esempio.
    Non lasciatevi andare ad atteggiamenti eccessivamente umili, facilmente interpretabili come ipocriti; in quel paese è essenziale evitare vi venga mosso un siffatto rimprovero.
    Se il vostro confessore lo approva, farete le vostre devozioni ogni sei settimane, come pure i giorni di festa, in particolare alla Santa Vergine; in queste giornate, o la vigilia, non dimenticatevi della grande devozione della vostra famiglia per la Santa Vergine, della cui particolare protezione essa ha beneficiato in ogni occasione.
    Non leggete libro alcuno, ancorché di poco conto, senza averne preventivamente richiesta l'approvazione al vostro confessore: è questo un punto particolarmente importante da osservare in Francia, dove si producono incessantemente libri piacevoli ed eruditi, ma che sotto l'aspetto della rispettabilità sono sovente assai perniciosi nei confronti della religione e dei costumi.
    Ve ne scongiuro dunque, figlia mia, non leggete alcun libro, né alcun opuscolo senza il parere del vostro confessore; mia diletta figliola, esigo mi diate questo segno oltremodo tangibile del vostro affetto, e della vostra obbedienza ai consigli di una buona madre, che non pensa ad altro se non alla vostra salvezza e alla vostra felicità.
    Non dimenticatevi mai dell'anniversario della morte del vostri defunto e amato padre, e a tempo debito del mio: frattanto potrete pregare per me nel giorno del mio compleanno.
    Riguardo alla questione dei Gesuiti, si tratta di una di quelle questioni sulle quali dovrete astenervi assolutamente dall'esprimere un vostro parere, sia favorevole sia contrario.

    Istruzioni particolari

    Non fatevi carico di nessuna raccomandazione; se vorrete stare in pace, non date ascolto ad alcuno.
    Non fatevi prendere dalla curiosità; è questo un punto che mi dà molte preoccupazioni nei vostri confronti. Evitate ogni familiarità con persone meschine.
    Essendo voi straniera e pur tuttavia desiderosa di piacere in tutti i modi alla vostra nuova nazione, chiedete, o meglio esigete che M. e Mme de Noailles vi consiglino ciò che dovrete sempre fare in ogni occasione, chiedete loro di dirvi inoltre in tutta franchezza se vi è alcunché da correggere nella vostra condotta, nel vostro dire o in altri punti.
    Rispondete con garbo, grazia e dignità a chiunque si rivolga a voi: se volete, ne siete capace. È necessario anche saper rifiutare. Riguardo ai miei Stati e all'Impero non potete rifiutarvi di accettare delle suppliche, che affiderete tuttavia a Strarhemberg, indirizzando chiunque allo stesso o, nel caso egli fosse occupato, a Shaffgotsch, pur dicendo a tutti che invieremo ogni cosa a Vienna, non potendo fare di più.
    Al di sotto di Strasburgo non accetterete nulla senza richiederne parere a M. o a Mme de Noailles, cui indirizzerete chiunque vi parli dei propri affari, dicendogli molto onestamente che essendo voi straniera, non potete inoltrare personalmente raccomandazioni al Re.
    Se lo riterrete opportuno per rafforzare il vostro dire, potrete sempre aggiungere, "l'Imperatrice mia madre mi ha vietato di farmi carico di alcuna raccomandazione". Non fatevi vergogna di chiedere consiglio a tutti non agite mai di testa vostra.
    Starhemberg sarà al vostro fianco nel vostro viaggio da Strasburgo a Compiègne, e questo è un grande vantaggio per voi; egli è molto amato in Francia, e vi è molto affezionato.
    Potrete parlargli di tutto e attenervi ai suoi consigli; rimarrà successivamente da otto a dieci giorni a Versailles.
    Attraverso di lui potrete scrivermi con tutta sincerità: a ogni inizio di mese farò partire un corriere per Parigi: frattanto potrete preparare le vostre missive di modo da farle partire immediatamente all'arrivo dello stesso corriere.
    Mercy avrà l'ordine di anteporre a ogni altra cosa l'invio della vostra corrispondenza. Parimenti potrete scrivermi a mezzo posta; in questo caso mi parlerete solo di cose di poco conto è che potrebbero essere lette da chiunque.
    Ritengo poco opportuno che scriviate alla vostra famiglia, se non in casi particolari, e all' imperatore, con cui prenderete accordi in proposito.
    Potreste inoltre scrivere a vostro zio e a vostra zia come pure al Principe Alberto. La Regina di Napoli desidera corrispondere con voi; non vi vedo alcun inconveniente. Non vi dirà se non cose ragionevoli e utili; il suo esempio dovrà essere per voi di norma e d'incoraggiamento, la sua situazione è stata ed è sotto ogni aspetto assai più difficoltosa della vostra.
    Con il suo spirito e la sua deferenza ella ha sormontato tutti gli inconvenienti che pure sono stati assai gravosi, facendosi la mia consolazione e guadagnandosi l'approvazione generale: potrete pertanto scriverle, tenendo tuttavia conto che dovrete esporre ogni cosa in modo che chiunque possa leggerla.
    Strappate le mie lettere, così facendo sarò in condizione di parlarvi più apertamente; farò lo stesso con le vostre. Non occupatevi in alcun modo degli affari interni di questo paese; si tratta solo di questioni tedio se è di scarso interesse per voi.
    Nei confronti della vostra famiglia vi esprimerete con onestà e riguardo: benché io sia sovente assai insoddisfatta, rinverrete probabilmente che le cose altrove vanno ancor peggio, che si tratta solo di puerilità e di gelosie per cose da nulla, e che altrove le questioni sono assai più serie.
    Ancora un punto, riguardo ai Gesuiti. Non immischiatevi in alcuna discussione, né pro né contro.
    Vi permetto di menzionarmi, sostenendo che sono stata io che ho preteso vi asteneste dal parlarne sia in bene sia in male: potrete dire che sapete che io li tengo in grande considerazione, che nei miei Stati essi hanno fatto cose meritevoli, che mi dispiacerebbe perderli, ma che se la corte di Roma crede di dover abolire tale ordine, non mi opporrò in alcun modo; che per il resto ne parlavo sempre con rispetto, ma che qui da me non gradivo discutere di siffatte sciagurate questioni.


    Edited by Fede70 - 8/12/2021, 22:37
     
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    Grazie a te per avere accettato un lavoro così impegnativo.
    Ma per la tua Regina questo e altro ;)
     
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    Mmhh... di quali raccomandazioni la piccola Antonia terrà conto ? :mumble:
     
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    Servono per capire la madre e la figlia.
    Decisamente una buona idea quella di Fede.
    Conoscere quelle raccomandazioni fa capire molte cose.
    Quando vidi la prima volta Lady Oscar mi chiesi cosa avesse scritto Maria Teresa.
     
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    Si', è certamente un'ottima idea per capire in maniera più approfondita la Regina :)
    Grazie a Fede per questo lavoro e grazie a voi 2 per permetterci di capire meglio il personaggio di MA.
    Leggendo le raccomandazioni mi ponevo quella domanda
     
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    Penso di poter scrivere con ragionevole sicurezza che, leggendo attentamente, si capisce molto del carattere di Maria Teresa, delle sue intenzioni, di cosa pensasse di sua figlia e dei pericoli a cui andava incontro.

    Questo vale nella realtà storica, ma anche ne La Rosa.

    Allo stesso tempo questo topic è un "di più". In definitiva ora sappiamo cosa cavolo c'era scritto in quel rotolo una volta per tutte! UAHAHAHA Emoticon_sghignazzante

    Edited by Fede70 - 21/12/2021, 22:47
     
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    "...mia diletta figliola, esigo mi diate questo segno oltremodo tangibile del vostro affetto, e della vostra obbedienza ai consigli di una buona madre, che non pensa ad altro se non alla vostra salvezza e alla vostra felicità."

    Di quale felicità parla Maria Teresa ? Quella di una ragazzina impreparata ,usata come pedina e mandata in una terra straniera a sposare uno sconosciuto?

    Intendiamoci, non voglio giudicare questa grande donna ; bisogna contestualizzare il periodo,so bene che si tratta di un' altra epoca in cui le libertà di oggi non erano neanche minimamente concepibili ( anche il concetto stesso di "felicità" era , forse, diverso) ,so anche che Maria Teresa era ( a modo suo) affezionata ai figli e conosceva bene pregi e difetti di ognuno di loro ma ,leggendo questa lettera, mi chiedo : stiamo parlando della stessa donna passionale, capace di un amore profondo ,totale e possessivo per il marito ? Non era affatto quindi una persona insensibile , ma non percepisco trasporto affettivo o empatia verso questa figlia , vedo una fredda lista di compitini da eseguire e, analizzando alcune altre lettere, ho l'impressione che M. Teresa la consideri una ragazza poco intelligente , per niente acuta .Sembra non voler capire lo stravolgimento esistenziale cui sta andando incontro Antonia, si preoccupa più che altro dei doveri e delle apparenze da salvaguardare. A mio parare, queste due donne sono troppo diverse per carattere, personalità e situazioni di vita ma ,soprattutto, per il senso stesso di amore materno... Stando all'idea che mi sono fatta,credo che Maria Antonietta , in una situazione analoga,non avrebbe mai e poi mai rivolto certe critiche taglienti o raccomandazioni stile caserma ai suoi adorati figli .

    Resto convinta che, per la mentalità di Maria Teresa, le raccomandazioni fossero a fin di bene , vista anche la carica importante che andava a ricoprire la figlia ma ci sono troppe contraddizioni nelle sue parole e nei suoi comportamenti , che hanno portato grande confusione e turbamento nella vita di Maria Antonietta , con tutte le inevitabili conseguenze .
    Per ricostruire la vita e il profilo psicologico di una persona, bisogna partire anche dai legami affettivi più stretti quindi approvo questa idea di analizzare il loro rapporto 👍
     
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    Madamigella Paola... 10 e lode :bow:

    I consigli in sé sono buoni. Se Maria Antonietta, da Regina, ne avesse seguiti anche solo la metà, la storia sarebbe stata diversa.
    L'atteggiamento invece è proprio quello che scrivi tu.
    Maria Teresa, a modo suo, voleva bene alla figlia, ma lo Stato veniva prima.
    Le sue intenzioni (e di Kaunitz), tramite Mercy e Vermond, erano di usarla per influenzare la politica francese. Illusi. Primo perché ella non era minimamente portata. Secondo perché i francesi non erano certo degli sprovveduti.

    La mia sensazione, ripeto, sensazione, è che Maria Teresa si sia indurita caratterialmente dopo la morte del marito, ma su questo non ho letto abbastanza per poter andare oltre.

    Ultima cosa: se avrai modo di procurarti il libro delle lettere fra loro due, vedrai queste istruzioni espanse x 1000.

    Edited by Fede70 - 22/7/2020, 08:46
     
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    Fede ha ragione, Maria Teresa divenne più dura dopo la morte di suo marito.
    Da ragazza era esattamente come Maria Antonietta, testarda e capricciosa.
    Ciò che si evince da tutte le sue lettere, e da questa in particolare, è una assoluta visione asburgica del suo pensiero.
    Ovvero era l'Austria e lei, in quanto Imperatrice, che i suoi figli dovevano rappresentare.
    Solo una volta, la madre rimprovera la figlia per lo scarso rispetto che mostra per suo marito.
    E per Maria Teresa la felicità coniugale esisteva, semplicemente fece in modo che solo la figlia prediletta potesse conoscerla.
     
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    Certamente Maria Teresa a seguito della vedovanza cambiò profondamente. Lei stessa disse di essere diventata, senza l'amore del marito, come un animale, priva della ragione.
    Non solo, nel 1767 morì anche la figlia Maria Giuseppina a cui era molto legata e l'Imperatrice fu tormentata fino alla fine dei suoi giorni da un grave senso di colpa. Nel maggio del 1767 infatti, Maria Teresa contrasse il vaiolo dalla nuora, moglie dell'imperatore Giuseppe. Alla morte della nuora, costrinse la figlia Maria Giuseppina a seguirla per una preghiera davanti alla tomba, non sigillata, della defunta; dopo pochi giorni, Maria Giuseppina iniziò a mostrare i sintomi del vaiolo e presto morì. Per Maria Teresa fu una perdita durissima poiché per tutta la vita ritenne che la figlia avesse preso il vaiolo nel corso della preghiera che lei stessa le aveva imposto.

    Credo che dopo quei lutti anche Maria Antonietta non riconoscesse più in lei la stessa madre di qualche anno prima (a livello inconscio perlomeno, perché troppo giovane per fare delle valutazioni consapevoli), quella che per esempio si divertiva allegramente con i più piccoli nell'immagine che è stata già descritta nell'aneddoto di Mozart alla corte di Vienna. E questo "distacco" dalla figura materna non le giovò sicuramente.

    Inoltre bisogna considerare che nei piani dell'Imperatrice vi era un altro matrimonio che avrebbe sancito l'alleanza con i Borboni. Che però svanì…
    Luigi XV era vedovo dal giugno 1768, ma sempre in forma con i suoi 58 anni, ed i cancellieri e le figlie del re (che sospettavano un ritorno del loro padre ad una vita da debosciato che rovinasse la sua anima e la sua salute) pensavano ad un secondo matrimonio con una principessa del loro rango. Maria Elisabetta (sesta figlia di Maria Teresa) era la prescelta: i suoi 25 anni e la sua bellezza facevano di lei la sposa perfetta.
    In caso di riuscita del progetto, le due sorelle, Maria Elisabetta e Maria Antonietta, sarebbero state regine di Francia, la maggiore avendo sposato il nonno e la minore il nipote, per il grande interesse dell'alleanza franco-austriaca, ma anche per gli interessi della Casata imperiale. Così pensò l'imperatrice e regina Maria Teresa. Tuttavia Maria Elisabetta non andrà mai a Versailles. Il vaiolo ruppe le sue speranze e la sua bellezza, perché le lasciò sul volto i segni indelebili della malattia e un gozzo che la farà soprannominare dal popolo "Liesl la gozzuta" (Kropferte Liesl).

    Quindi anche se Maria Teresa non la ritenesse la più adatta, alla fine Maria Antonia fu destinata (agnello sacrificale mi permetto di dire) alla Francia e fu lasciata sola, e senza una preparazione adeguata.
    Sicuramente non bastarono le ultime notti trascorse assieme prima della partenza dall'Austria e le raccomandazioni scritte a fare di Toinette una ragazzina ed in futuro una donna particolarmente saggia…

    Quello che mi fa più rabbrividire in tutta questa storia è soprattutto il fatto che Maria Teresa fosse ben a conoscenza dei costumi della Corte di Versailles che riteneva essere la corte moralmente più pericolosa di tutta Europa! Già, e però mandava la figlioletta nella bocca del leone…

    Che dire, difficile comunque fare delle valutazioni corrette. Come è stato già commentato si trattava di un secolo molto diverso dal nostro…

    Anche se penso che in ogni epoca sia valido questo detto che i latini presero da un antico proverbio ebraico:

    Patres comederunt uvas acerbas, et dentes filiorum obstupescunt.

    Edited by Princess74 - 22/7/2020, 13:43
     
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    CITAZIONE (Princess74 @ 22/7/2020, 12:38) 
    Certamente Maria Teresa a seguito della vedovanza cambiò profondamente. Lei stessa disse di essere diventata, senza l'amore del marito, come un animale, priva della ragione.
    Non solo, nel 1767 morì anche la figlia Maria Giuseppina a cui era molto legata e l'Imperatrice fu tormentata fino alla fine dei suoi giorni da un grave senso di colpa. Nel maggio del 1767 infatti, Maria Teresa contrasse il vaiolo dalla nuora, moglie dell'imperatore Giuseppe. Alla morte della nuora, costrinse la figlia Maria Giuseppina a seguirla per una preghiera davanti alla tomba, non sigillata, della defunta; dopo pochi giorni, Maria Giuseppina iniziò a mostrare i sintomi del vaiolo e presto morì. Per Maria Teresa fu una perdita durissima poiché per tutta la vita ritenne che la figlia avesse preso il vaiolo nel corso della preghiera che lei stessa le aveva imposto.

    Proprio questa vicenda della figlia Maria Giuseppina , che avevo letto tempo fa, mi dà la conferma dell'affetto di Maria Teresa per tutti i suoi figli, il suo amore è sincero, il senso di colpa l'ha divorata . Sono sicura che avrebbe sofferto allo stesso modo se ci fosse stata Antonia al posto di M. Giuseppina...Posso anche umanamente comprendere il dolore e il cambiamento dopo la perdita dell'amato marito, ma resta il fatto che purtroppo certi sbagli nei confronti di Maria Antonietta sono evidenti e infatti avranno delle conseguenze. I consigli generali erano certamente dati in buona fede ( anche se spesso M. Teresa predicava bene e razzolava male) ma il discorso si fa più delicato per questa povera ragazza quando si parla di preferenze , mai nascoste, di M. Teresa verso un'altra figlia . Nonostante ciò, Antonia manifesterà sempre devozione e rispetto assoluto per l'Augusta madre ,oltre che una certa soggezione. La situazione è comunque molto complessa.
     
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    La storia del fantomatico matrimonio tra Maria Elisabetta e Luigi XV era stata da me già affrontata nel topic su Luigi XVI.
    E anche qui si capisce di che pasta fosse fatta Maria Teresa, perché come dici tu, sapena perfettamente che tipo d'uomo fosse Luigi XV.
    Eppure non avrebbe esitato a mandare avanti un simile progetto.
    Progetto matrimo che esisteva solo nella mente di Maria Teresa, perché Luigi XV era ben lieto di poter godere di una assoluta libertà. Almeno davanti alla Chiesa non avrebbe commesso adulterio, anche se l'idea di avere una giovane e bella moglie lo solleticò per un pò.
    Provate ad immaginare la confusione se il progetto fosse ndato in porto. Due sorelle, una regina vedova, l'altra regina.
    Considerando il loro carattere sarebbe finita nel sangue molto prima della rivoluzione.

    La nuora di Maria Teresa morì di vaiolo e fu sepolta nella cripta degli Asburgo, ma sembra che la bara non fosse ben sigillata.
    Ferdinando di Borbone avrebbe dovuto sposare ,Maria Giovanna, undicesima figlia di Maria Teresa. L'Imperatrice la portò sulla tomba del padre per pregare prima di partire per Napoli e Giovanna contrasse il vaiolo e morì.
    Mai rinunciare a un matrimonio dinastico, così il posto della sposa fu preso da Maria Giuseppa, di cui si può immaginare l'entusiasmo.
    Stesso rito, stessa sorte, Giuseppina muore di vaiolo.
    Restavano Maria Carolina e Maria Antonietta, oltre a Maria Amalia che era più vecchia dello sposo. Visto che Antonia era la più giovane e quella a cui era destinato il trono di Francia, la scelta cadde sulla disperata Maria Carolina.

    È vero che Maria Teresa divenne triste e cupa dopo la morte di suo marito, ma non era stata mai una madre molto presente.
    Da ciò che ho letto io in svariate biografie, l'unico figlio tra maschi e femmine che ottenne il suo affetto incondizionato, fu Mattia Cristina.
    L'unica che non lasciò mai sua madre perché le furono affidate delle terre vicino alla corte.
    Se analizziamo il rapporto madre/figlia secondo i nostri parametri, Maria Teresa fu molto carente.
    Il più grave errore, da sovrana e da madre, fu quello di pretendere che Maria Antonietta diventasse regina di Francia ma servendo l'Austria.
     
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    Il minimo è dirvi grazie per il lavoro che avete fatto! Io sono molto ignorante in materia, per quanto mi piaccia la Storia, la vita di Maria Antonietta non mi aveva mai entusiasmato più di tanto. Devo dire però che leggervi è molto interessante. Bravissimi! 🌹❤️🌹
     
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    Questa è una idea di Fede.
    È giusto che abbia i meriti per questo topic.
     
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    Intanto grazie infinite per il lavoro svolto, è sempre bellissimo leggere queste cose. Di quanto ho letto, penso anche io che i consigli in se fossero buoni e sensati, peccato che tutta la lettera mancasse del benché minimo cenno di affetto che non sarebbe guastato. In particolare, tra tutte “ Non fatevi vergogna di chiedere consiglio a tutti non agite mai di testa vostra. “ questa è di certo la frase più triste che ho letto e che esprime chiaramente quanta poca stima avesse MV della figlia.
     
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