Cariche, favori, denaro, gioielli, terre, le previsioni del tempo, la borsa, il superenalotto; tutto passa da lei, la Contessa du Barry.
Ella è la donna più potente di Francia e anche la futura Regina ha dovuto chinare la testa.
Niente sembra poterla fermare. Sembra.

Arriva di corsa il suo valletto: il Re sta male.
Nell'attimo dell'annuncio tutto l'immenso potere della du Barry scompare. Nell'attimo dell'annuncio ella non è più nessuno. Nessuno.

In effetti il Re si è sentito male durante la caccia ed è stato portato alla Reggia...

...dove uno stuolo di luminari s'affretta al suo capezzolo. Ehm... Al suo capezzale.

La preoccupazione assale tutti.
Qui la Corte affolla l'Oeil-de-Boeuf in attesa del responso dei medici, mentre Mme Adelaide chiede informazioni al Ciambellano che non sa ancora niente.

In effetti nemmeno i dottori sanno niente in quanto, a parte un gran dolore, il Re non manifesta sintomi riconducibili ad una qualche malattia.
Qui vediamo i dottori, fra i quali Lassonne che è anche il dottore dei de Jarjayes, non sapere cosa rispondere alla du Barry ormai in preda al terrore al solo pensiero che Maria Antonietta da lì a poco le cagherà in testa.

Non rimane che attendere, dunque.
Qui vediamo i luminari preoccupati per non arrivare a capire la malattia.

Al che, uno di loro, colto da un improvviso lampo di genio, dice al paggio di spegnere le candele che possono dare fastidio al malato.
E il paggio annuncia la scoperta: vaiolo!

A questo punto è tutto chiaro ed il Ciambellano, con la faccia cattiva per essere più convincente, invita i Delfini al levassi di 'ulo perché se s'ammalano anche loro so' cazzi.

Chiaramente la scoperta del vaiolo, malattia a cui non si sfuggiva ai tempi, innesca tutta una serie di reazioni.
Il rettilario di Corte si agita: che fare? Si rimane fedeli al Re, oppure è meglio incominciare a leccare il culo al Delfino?

Le dame lo stesso: meglio continuare a pulire il cesso alla du Barry, oppure chiedere da fare almeno da scendiletto alla futura Regina?
E vediamo Oscar sullo sfondo a cui tocca sorbirsi tutti sti discorsi ipocriti e opportunisti...

I parassiti fanno pressione sui dottori per avere una previsione, ma i poveracci non possono darla...

Al che, alla ottocentoventiquattresima volta che sente questi discorsi, Oscar si gira un tantino incazzata verso sti buoni a nulla preoccupati solo di salvarsi la posizione a Corte.

Oscar, frustrata da tutto sto clima di incertezza, speculazioni, malignità e pettegolezzi si sfoga sulle povere Guardie Reali. Le loro facce allegre sono tutte un programma...

Ad un certo punto arriva il valletto della du Barry, viscido come un'anguilla, che chiede ad Oscar di incontrare la Contessa. Il motivo è ovvio...

La Contessa, incassato il fanculo di Oscar, si rivolge al Duca d'Orléans. Egli, noto per il suo buon cuore, dice al suo valletto che non la riceverà nemmeno, così la du Barry incassa anche il fanculo del Duca.

Non rimane che tornare di gran carriera alla reggia.
Qui vediamo il cocchiere della Contessa frustare il cavallo come se non ci fosse un domani (ed in effetti per la du Barry è così...).

A Versailles i dottori gliela danno su.

A questo punto la Contessa fa un pippone assurdo per tirare su il morale del Re, di quanto sia fragile senza di lui e bla, bla, bla, ma ormai è troppo tardi. Ci doveva pensare prima che il vecchio poteva tirare le cuoia e che, così, sarebbe rimasta in balia degli eventi.
Infatti ecco gli eventi: il confessore del Re in piena trance da confessione e con una capigliatura assurda tipo Predator. Egli, per far aprire le porte del paradiso al peccatore Luigi XV, comanda di cacciare l'immonda creatura, causa di perdizione e lussuria.

Detto fatto.
Il Ciambellano ed un buttafuori accompagnano gentilmente la Contessa fuori dalla reggia dove non tornerà mai più.

A questo punto i cortigiani si riuniscono sotto la finestra del Re.
L'attesa è spasmodica.
C'è chi è proccupato, chi non vede l'ora che finisca e c'è chi fa il conto alla rovescia per dare inizio ai festeggiamenti...

La candela si spegne ed i cortigiani si scapicollano come forsennati da chi sarà il nuovo Sole.
Qui vediamo due che sembrano Bolt e Gatlin alle Olimpiadi, seguiti dalla Noailles con una faccia da indemoniata che pare ---> Pazuzu <---

La ruota del destino compie un altro giro: il Re è morto, viva il Re.

Cala anche il sipario sulla Contessa, che dopo essere stata buttata fuori senza troppi complimenti, viene anche gentilmente frustata da una guardia dai capelli indaco e baffi scuri, sicuramente appartenente al Movimento Femminista Monarchico e delle Pari Opportunità.
Oscar, che dimostra che Signori si nasce (e lei lo nacque), interviene ed accompagna la Contessa sconfitta.

Qui vediamo il cocchiere che ferma la carrozza prima dell'ultimo commiato fra la du Barry ed Oscar.

Infine il corteo funebre del Re che viene trasferito a Saint-Denis in piena notte da un cocchiere che non vede l'ora di tornare a casa, accompagnato da poche guardie e con la sola Oscar a versare qualche lacrima sincera. Proprio lei che dal cambio del Sovrano ha tutto da guadagnare...

- BONUS -
IL LUCCHETTO DELLA DU BARRY